La produzione di
automotrici in grandi serie, iniziata con le ALn 56, fu
proseguita dalla Fiat negli anni 1937-39 con 192 unità del
gruppo ALn 556.
La novità più importante era costituita dall'adozione, per la
prima volta, del comando multiplo che comportò il raddoppio
della prima cifra caratterizzante il gruppo. Appartenenti tutte
alla serie 1200 avevano una lunghezza di 18.560 mm, una larghezza
massima di 2.680 mm ed un passo del carrello di 2.850 mm. La
potenza installata era di 110 kW e con diametro delle ruote di
930 mm e 56 posti a sedere, erano capaci di raggiungere i 110 km/h.
Motore 355/C e cambio meccanico erano ovviamente di costruzione
FIAT.
In seguito la circolazione dell'acqua di refrigerazione dei
motori di trazione fu modificata e, a partire dall'ALn 556.1301,
migliorata variando lo schema di circolazione dell'acqua. Sempre
per le unità dalla 1301 in poi la potenza dei motori fu
aumentata a 170 kW ed un discreto numero di unità venne
interessato dalla trasformazione per il funzionamento a metano.
Dall'inizio degli anni '50 il sistema di riscaldamento venne
trasformato: l'aria non era più riscaldata dai gas di scarico
dei motori ma da aerotermi alimentati dall'acqua usata per la
refrigerazione dei motori.
Alla vigilia della seconda guerra mondiale le ALn 556.1347/1348/1354
e 1358 fornirono carrelli e motori per le locomotive del gruppo
356.
Le ALn 556 Breda, 140 unità consegnate tra il 1938 e il '40
derivanti anch'esse dal corrispettivo gruppo Breda di ALn 56,
appartenevano invece alla serie 2200. Esse avevano una lunghezza
di 22.740 mm ed una larghezza di 3.116 mm con un passo del
carrello di 3.000 mm. Il motore Breda AEC dotato di cambio
meccanico Wilson, era in grado di sviluppare una potenza di 191
kW con una velocità massima di 140 km/h. Se prima montavano
motori AEC, vennero rimotorizzate nel dopoguerra con i D 17
da 118 kW, poi ritarati a 110 kW.
Gli esemplari costruiti dalla Breda durarono di più di quelli
costruiti dalla FIAT (14 unità, di cui 4 in servizio, nel 1983
erano ancora nel parco FS; nello stesso periodo tutte le FIAT
erano già radiate). Finirono la loro carriera sulle linee
intorno a Fabriano.
UNITÀ PRESERVATE :
ALn 556.1202 preservata al Museo di Pietrarsa
ALn 556.1236 ex FS, ora della Ferrovia Suzzara-Ferrara in attesa di restauro per treni storici
ALn 556.1277 ex FS, ora della Ferrovia Suzzara-Ferrara in attesa di restauro per treni storici
ALn 556.2312 preservata al Museo Pietrarsa
ALn 556.2331 preservata presso il Museo di Trieste Campo Marzio in attesa di decoibentazione
A cura di Ambrogio Mortarino